By Alessandro Nava
7 Febbraio 2017
Quello della violenza, di qualsiasi tipo, è un tema spinoso e attuale. Un gesto vergognoso che va perseguito e ostracizzato, a qualsiasi latitudine. La premessa è d’obbligo per poter parlare di quello che è accaduto ieri sera su Canale 5 in seguito al servizio pubblicato sul numero di “Chi” dell’1 febbraio.
Quello che è successo nella notte tra il 18 e il 19 giugno 2016 tra Andrea Marcaccini e Daniela De Jesus è in mano alla Procura di Milano, che già ha fatto cadere due capi di accusa su tre (stalking e sequestro di persona) che gravavano sulla testa del modello nato a Messina ventotto anni fa. Ci sconvolge il tempismo con il quale è venuta a galla la notizia della denuncia che – ricordiamolo, non equivale a una taglia sopra la sua testa – ha portato all’esclusione immediata di Andrea da L’Isola dei Famosi.
Mediaset e la produzione del programma sono stati “obbligati”, visti i fatti e i precedenti, ad applicare il regolamento alla lettera. La risposta di Andrea è stata ferma e spontanea, senza mai un tremito nella voce o un’indecisione che – per la prima volta – lascia parecchio perplessi riguardo alla linea inflessibile seguita da chi tiene le redini del gioco, e che ha preferito prendere le distanze da un ragazzo che è finito, a testa alta, in un meccanismo brutale.
“Quando ho lasciato questa ragazza, lei ha dato di matto. Ho preso schiaffi davanti a tante persone: troppo spesso in Italia si parla di violenza sulle donne, ma mai di quella sugli uomini: a me è capitata una cosa del genere, e semplicemente non ho voluto parlare di questa storia perché mi provoca molta vergogna”. Andrea presto sarà in Italia per riprendere la sua vita da dove l’aveva lasciata e continuare l’avventura lavorativa cominciata pochi mesi fa assieme all’amico e socio Gianluigi Polisena, con il quale ha lanciato il brand Andrea Marcaccini Milan. Un percorso ricco di ostacoli e prove (proprio come in Honduras).
E a L’Isola cosa rimane? La sensazione di non aver saputo ascoltare la storia di un ragazzo in grado di farsi apprezzare soprattutto per la sua bontà e il suo animo sincero. E, come dimostrato “nelle sedi opportune”, incapace di commettere azioni che gli sono state attribuite. Di questo ne siamo certi.
Ph. Azzurra Piccardi
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