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Paris Fashion Week 2024: il fascino del passato

Paris Fashion Week 2024: il fascino del passato

Chiara Modesti
Paris Fashion Week 2024: le sfilate si sono concluse, il passato è uno dei fili conduttori

La Paris Fashion Week 2024 si è conclusa, lasciandoci con una riflessione importante: in tempi di incertezza si cerca rifugio nel passato, che incarna un porto sicuro, fonte di sicurezza e conforto. Questo ritorno alle origini è stato evidente nelle collezioni Primavera/Estate 2025 presentate dalle Maison, un tema già emerso a Milano. In particolare, Dior ha rispolverato le amazzoni, figure femminili forti e coraggiose; McQueen ha resuscitato le Banshee, creature mitologiche dall’estetica oscura e inquietante; e Valentino ha fatto un tuffo nei suoi archivi, risvegliando gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. 

Le amazzoni di Dior

Il filo conduttore della Primavera/Estate 2025 di Dior, presentata martedì 24 settembre, è lo sport. Si tratta di una tematica profondamente radicata nell’heritage della Maison; infatti, già nel 1947, Christian Dior iniziò a introdurre completi sportivi, costumi da bagno e tute da sci nelle sue collezioni. 

In occasione dell’Autunno/Inverno 1951-1952, il leggendario couturier presentò una collezione ispirata alle amazzoni, ovvero le cavallerizze dell’epoca vittoriana ed edoardiana, celebri per la loro tecnica di cavalcare “all’amazzone”, posizionate lateralmente al cavallo. 

Anche Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, decide di dedicare la Primavera/Estate 2025 alle amazzoni, che, per forza e coraggio, vengono paragonate alle atlete olimpiche moderne. La collezione si compone di capi pensati per una donna dinamica e attiva, prevalentemente declinati nei toni del bianco e del nero. Tra i pezzi chiave troviamo body, sandali alla schiava, tailleur abbinati a ballerine, giacche e gonne ispirate al mondo del motociclismo e gli immancabili abiti in tulle

Paris Fashion Week 2024: Dior si ispira alle amazzoni
Le amazzoni sono le muse di Dior

Le Banshee infestano McQueen

Sabato 28 settembre, presso l’École des beaux-arts, Seàn McGirr ha presentato la sua seconda collezione per McQueen, ispirata alla figura mitologica della Banshee. Si tratta di spiriti della morte, il cui compito è avvisare le persone dell’imminente decesso di un familiare. Sono ritratte come creature dall’aspetto etereo, ma disturbante, che indossano lunghi vestiti fluidi ed emettono lamenti strazianti per preannunciare il loro tetro presagio di morte. 

Come ha spiegato Seàn McGirr: ”La Banshee è radicata nella storia di McQueen”. Lo stesso fondatore della Maison, Alexander McQueen, si ispirò a questa figura per il suo Autunno/Inverno 1994. Questa collezione, che ebbe il merito di consolidare la reputazione del leggendario stilista nel panorama della moda, fu la prima di un lungo filone ispirato al folklore, alla mitologia e alla fascinazione della morte, tematiche ricorrenti nel suo immaginario creativo. 

McGirr rivisita la Banshee, proponendone una versione più raffinata e contemporanea. La collezione è, però, riuscita a mantenere l’essenza gotica e avanguardistica della Maison, caratterizzata da silhouette scultoree, arricchite con dettagli quali piume, corsetti, balze e frange. Tra i capi di maggiore impatto spiccano lunghi abiti neri decorati con rami intrecciati, giacche strutturate e pantaloni bumster in tulle. 

Uno degli accessori più caratteristici della collezione è stato il balaclava bianco adornato con cristalli, che celava i volti delle modelle, conferendo loro un’aura spettrale e misteriosa, in perfetta sintonia con il tema delle Banshee.

Paris Fashion Week 2024: McQueen si ispira alle Banshee
McQueen si ispira alle Banshee, oscuri spiriti della morte della tradizione celtica

Un tuffo negli archivi di Valentino

Domenica 29 settembre, in Avenue de la Porte Châtillon, è iniziata una nuova era per Valentino, con il debutto di Alessandro Michele come direttore creativo. La collezione, intitolata “Pavillon des folies”, è una riflessione sulla vulnerabilità della condizione umana. “Siamo creature fragili, esposte costantemente al rischio del limite. Camminiamo in punta di piedi su specchi che si infrangono sotto il peso del nostro incedere. […] Ci muoviamo, instabili, all’interno di un orizzonte transitorio che non concede vie di fuga”, ha spiegato Michele.

E questa visione emerge già dal setup della sfilata: un pavimento di specchi incrinati, realizzato dall’artista Alfredo Pirri, su cui poggiano mobili antichi ricoperti da teli. La bellezza, e dunque la moda, diventa lo strumento per sconfiggere la follia umana e risanare le ferite inflitte dalla vita. 

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Siamo creature fragili, esposte costantemente al rischio del limite. Camminiamo in punta di piedi su specchi che si infrangono sotto il peso del nostro incedere. […] Ci muoviamo, instabili, all’interno di un orizzonte transitorio che non concede vie di fuga

Alessandro Michele, neo direttore creativo di Valentino

Paris Fashion Week 2024: Alessandro Michele omaggia l'archivio di Valentino
I fiocchi sono il filo conduttore della collezione di Valentino

Nonostante la nuova estetica di Valentino sia evidente, e sia diametralmente opposta rispetto al quiet luxury a cui eravamo abituati, in questa collezione non mancano gli omaggi all’archivio. Tre decadi sono il fulcro dell’ispirazione: gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, richiamati da dettagli come fiocchi, pois e paisley. Gli anni Sessanta rivivono attraverso le gonne a matita e i guanti in pizzo. Gli anni Settanta emergono con abiti in chiffon che evocano lo stile bohémien dell’epoca. Infine, arrivano gli anni Ottanta con le loro stampe audaci, le piume e i gioielli oversize, che donano un tocco di opulenza, ponte fra l’heritage del brand e lo stile distintivo del nuovo direttore creativo. 

Paris Fashion Week 2024: Alessandro Michele omaggia l'archivio di Valentino
Alessandro Michele omaggia l’archivio di Valentino


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