La polo: elegante, discreta, essenziale

20 Luglio 2016

La polo è una t-shirt con colletto chiuso solitamente da due o tre bottoni e in qualche evoluzione con zip. Tradizionalmente vengono confezionate con lavorazione a piqué di fibre naturali o artificiali. Ormai rare e per un’utenza più agè in filo di scozia.
Capo elegante, semplice e discreto. In colori pastello perfetto per il tardo pomeriggio in situazioni disinvolte ma sempre curate. E’ essenziale, avvolge la base del collo e sposta l’attenzione verso il viso. Simbolo di una discrezione estetica che non si ama più molto. Tradizionalmente elegante. Per ripercorrerne la storia dobbiamo tornare nel lontano ma vicino 1926, quando per la prima volta il tennista francese Renè Lacoste ideò quella da lui chiamata jersey petit piqué. Una semplice ma comoda t-shirt pensata per giocare liberamente a tennis abbandonando cravatte e orpelli in voga fino ad allora. L’anno successivo inserì lo storico logo del coccodrillo e abbandonata la carriera sportiva fondò quello che ad oggi è uno dei marchi più noti nel mondo, che, ovviamente e meritatamente, porta il suo cognome. Ma perché il nome polo? Dobbiamo andare ulteriormente nel passato, esattamente nel 1896. In quell’anno i fratelli Brooks cominciarono a produrre per il giocatori di polo una casacca a maniche lunghe con colletto abbottonato, da cui il signor Lacoste trasse ispirazione. Non avrebbero mai potuto immaginare che entro gli anni 50’ sarebbe stato mondialmente riconosciuto dall’industria dell’abbigliamento come nome comune per indicarne il capo.


Ph: Edoardo Quaranta Polo: Bad-X-Polo Jeans: Purple Denim Models: Pietro T., Marc M. @ Beyond Models
]]>