Louis Vuitton chiude la Paris Fashion Week con un mega show per i dieci anni con Ghesquière


Louis Vuitton chiude la Paris Fashion Week. Dieci anni di un’epoca di raffinatezza e dedizione ai dettagli trovano il loro culmine in un grandioso spettacolo nel prestigioso Cour Carrée du Louvre, un omaggio emozionante alla prima sfilata del Direttore Creativo Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton, avvenuta esattamente dieci anni fa.

Un decennio scolpito nei dettagli alla sfilata di Louis Vuitton
La firma indelebile di Ghesquière per i dettagli si manifesta ancora una volta in un allestimento mozzafiato, trasformando la location della sfilata Autunno-Inverno 2024 di Louis Vuitton a Parigi in una suggestiva serra-astronave. Le piattaforme rialzate di ardesia nera frantumata, minerali, cristalli di sale e vetro, si fondono per creare un paesaggio extraterrestre, dove l’ambiente sembra vivente e futuristico.

«Ricordando una serra luminosa permeata dall’energia pulsante di lampadari scultorei, la scenografia futuristica è stata progettata ancora una volta dal rinomato artista Philippe Parreno e dal direttore della produzione James Chinlund» si legge nel sito Louis Vuitton.
L’avanzamento verso il futuro
Guardando al futuro, la sfilata si sviluppa come un rituale futuristico, con una rete intricata di cavi visibili che collegano le pareti della serra a lampadari modulari, evocando un sistema avanzato di dati ed energia elettrica. L’immagine di una struttura autosufficiente prende forma, con il maestoso lampadario centrale come fulcro di energia. La musica techno avvolge lo spazio, creando un’atmosfera ipnotica, mentre le piattaforme luminose brillano come satelliti attorno alle modelle vestite con l’essenza del mondo Ghesquière.

Silhouettes grafiche e femminilità non convenzionale
Tra silhouette ipergrafiche e un’affascinante femminilità manga e non binaria, la collezione abbraccia nuove prospettive. Dai materiali tecnici del neoprene alla suggestione del grunge, ogni creazione è un inno all’innovazione stilistica. In questo sontuoso spettacolo, Nicolas Ghesquière continua a scrivere la sua epopea nella storia della moda, celebrando un decennio di visione audace e creatività senza confini.

Sessantatré look: una selezione dei migliori capi di Ghesquière
La collezione Autunno/Inverno 2024 di Louis Vuitton rappresenta una selezione dei migliori capi del direttore creativo provenienti dalle precedenti collezioni create per il marchio. Nella nota consegnata agli ospiti della sfilata, Ghesquière ha enfatizzato come il traguardo dei dieci anni passati con Louis Vuitton lo spinga a esprimersi con la massima cura. Pertanto, lo stilista ha ordito una sequenza delle molteplici ispirazioni che lo hanno guidato nel corso di questo lungo percorso creativo.

Gli ammiratori dell’attuale estetica di Louis Vuitton apprezzeranno sicuramente – e si innamoreranno profondamente – dei look che presentano capi in pelle dai colori vibranti, oltre alle giacche e alle redingote straordinariamente decorate che hanno contraddistinto le collezioni di Ghesquière, elevandolo così al pantheon dei grandi creativi contemporanei.

Le forme e i volumi
Il direttore creativo ha puntato sempre molto sulle forme e i volumi, emergendo come un maestro nell’arte di concepire silhouette geometriche, esagerate, futuristiche e romantiche al tempo stesso. Il suo stile distintivo, che fonde e armonizza epoche e generi, si manifesta chiaramente in ogni look, sia nei capi che negli accessori.

Maxi gonne si affacciano sotto t-shirt oversize e gilet che richiamano la costruzione delle varsity jacket; giacche dall’iper-strutturato design e toni neutri si contrappongono agli abiti che rievocano, in chiave illustrata, le celebri trunk che hanno plasmato la storia del marchio.

Abiti lunghi con scollature profonde e spacchi audaci adornati da tintinnii di monete riflettenti come specchi. Le tonalità metalliche, in particolare l’argento, è una costante nelle opere di Ghesquière, indipendentemente dalle tendenze del momento.

I riflessi dorati e argentati, le applicazioni gioiello, le muffole colorate e gli inserti in pelliccia si muovono sotto la luce del massiccio lampadario dal design futuristico. Gli immancabili accessori streetwear completano l’ensemble, conferendo un tocco contemporaneo alla magnifica presentazione.
Non mancano i look che integrano simboli distintivi di Louis Vuitton, come i monogrammi della pelle dei bauletti e delle valigie stampati su abiti con aperture laterali e gonne dalla struttura iper articolata.

Nonostante il passare degli anni, l’armoniosa connessione tra Ghesquière e Louis Vuitton persiste, guidata da uno stile distintivo che fonde epoche e suggestioni diverse, rendendo il suo lavoro unico.