Il film L’amante di Jean-Jacques Annaud, ha ispirato la haute couture SS 2020 di Giada Curti, che richiama la femminilità delle geishe, il loro stile e le loro atmosfere. Le infinite sfumature dei sentimenti delle donne orientali si traducono in un equilibrio di forme, tagli e proporzioni. Ramage, bouquet floreali e pattern irreali impreziosiscono gonne (da sempre cavallo di battaglia della designer)e abiti dai volumi morbidi, in un perfetto equilibrio tra seduzione e portabilità. Molti tra i designer che hanno sfilato durante la fashion week arrivano da Who is on Next, progetto di scouting in collaborazione con Vogue Italia, che ha fatto di Roma la città d’eccellenza per la scoperta di nuovi talenti. Tra questi Federico Cina, che per la FW 2020 si è ispirato all’archivio fotografico di Vittorio Tonelli, maestro e scrittore nonché appassionato studioso della storia e della cultura romagnola. Se Tonelli, attraverso il suo lavoro, recupera i valori di un tempo che non c’è più, Cina volge la sua ricerca alla riscoperta di una bellezza semplice, con una moda romantica e raffinata che pone in primo piano l’artigianalità in un’atmosfera nostalgica e sentimentale. Così, sulle note di Lontano dagli occhi, lontano dal cuore di Sergio Endrigo, hanno sfilato cappotti oversize, trench strutturati e pantaloni morbidi abbinati ad intrecci di maglieria. Trionfa così l’idea di bello e ben fatto, che negli accessori vede una delle sue migliori declinazioni. Le borse del designer molisano Gaetano Pollice sono piccoli scrigni fatti a mano ispirati all’antica arte del tombolo e realizzati con i fuselli tradizionali di Isernia; quelle di Pugnetti Parma sono opere d’arte di raffinata semplicità, contraddistinte dall’utilizzo di pellami pregiati.
A Roma si è ormai innescato un circolo virtuoso, che stagione dopo stagione prende spunto dal passato ma si orienta sempre più verso il futuro. Lo sanno bene gli allievi delle scuole di moda della città tra cui l’Accademia Costume e Moda, un’eccellenza capitolina famosa in tutto il mondo e che a breve aprirà la sua prima sede a Milano. È qui che, grazie allo scambio continuo con le più importanti aziende italiane, vengono formati gli stilisti del futuro, professionisti in grado di ricoprire i diversi ruoli che sempre più il fashion system richiede. Ed è proprio la moda del domani a chiudere simbolicamente questa edizione di Altaroma con la Fashion Digital Night, una sfilata promossa dalla Fondazione Mondo Digitale che ha portato alla ribalta 40 talenti provenienti da tutto il mondo, tra wearable technology e biomateriali. Il futuro, a Roma, non è poi così lontano.
Ph: Justyna Pawlowska; courtesy of Altaroma