Puoi spiegare ai nostri lettori la differenza tra creare ready-to-wear e alta moda?
L’alta moda ti obbliga a pre-scrutare il tuo cliente: devi vestire la personalità di una donna esaltandola e non schiacciandola. Il ready-to-wear impone uno stile ed è il pubblico che ti sceglie per quello. Tutto questo al di là delle differenze logistiche legate al prezzo e al fatto che un abito di sartoria è costruito sul corpo e per il corpo.
Chi sono i couturier che ti hanno maggiormente ispirato?
Avendo vissuto la mia formazione sia negli anni ’80 e negli anni ’90 sono i grandi maestri italiani e francesi: Ferrè, Versace, Armani, Valentino, Lacroix, Gaultier, Mugler, Lagerfeld.
Una citazione per descrivere la donna Luigi Borbone.
Io mi lascio ispirare dalla donna contemporanea, che lavora e che ha cura e rispetto per se stessa. Una donna che si pone al pari dell’uomo e che ha le stesse emozioni e diritti di esprimerle. Una donna capace di osare.