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Dune: Part 2, numeri da capogiro al botteghino per Timothée Chalamet

Dune: Part 2, numeri da capogiro al botteghino per Timothée Chalamet

Angelo Annese
Dune: Part 2, numeri da capogiro al botteghino per Timothée Chalamet

Dune: Part 2, il colossal sci-fi distribuito da Warner Bros. e diretto da Denis Villeneuve (Blade Runner 2049, Arrival), in appena due settimane ha registrato un botteghino da capogiro ed è a un passo dal raggiungere i 400 milioni di incassi, di cui 8 solo in Italia.

Accoglienza che non ha certo colto di sorpresa i produttori, visto il successo di Dune: Part 1 (2021) vincitore di ben 6 premi Oscar. Ci troviamo dinnanzi all’adattamento dell’omonima serie di romanzi scritta nel 1965 da Frank Hebert e saccheggiata da George Lucas per dare vita allo storyworld del celeberrimo Star Wars. Sfido chiunque, dopo averlo visto, a non individuarne i numerosi innesti in Tatooine, pianeta in cui vive il giovane Luke Skywalker, lo stesso vale per la natura del potere degli JediDune è una matrice indiscussa della fantascienza distopica, il sogno nel cassetto di ogni regista appassionato di questo genere, come dichiarato da Steven Spielberg, e proprio dove Denis Villeneuve ha avuto successo, in molti prima di lui hanno fallito.

È il caso di David Lynch che nel 1984 ha tentato l’impresa di portarlo su pellicola senza però ottenere l’effetto sperato arrivando a definirlo, in un secondo momento, come uno dei più grandi traumi della sua vita. La stessa sorte è toccata alle due miniserie Dune – Il Destino dell’universo (2000, John Harrison) e I figli di Dune (2003, Greg Yaitanes). Alejandro Jodorowsky, il visionario regista cileno, non è nemmeno riuscito a cominciare le riprese, anche se i lavori preliminari hanno il merito di aver ispirato il giovane Dan O’Bannon nella realizzazione del soggetto di Alien (1979, Ridley Scott)Insomma, una vera e propria sfida che il regista canadese ha preso come una missione di vita e della quale sente il peso, lo si intuisce in questo stralcio preso da una delle sue ultime interviste: “Negli ultimi sei anni ho lavorato senza sosta. Dune è una benedizione, ma ho bisogno di una pausa. Con Dune: Part 3 voglio realizzare il miglior film di sempre“.

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Timothée Chalamet in una scena di Dune: Part 2

La storia di Dune ha inizio in un futuro molto lontano, tra più di 8000 anni, dove l’universo conosciuto è controllato da un impero egemone che fa capo a un imperatore e viene amministrato da dieci nobili casate. Arrakis, noto come “Dune”, è un pianeta ostile dominato da deserti sconfinati ricoperti di spezia, una sostanza psichedelica che, se assunta, amplifica le capacità mentali permettendo agli uomini di calcolare le rotte per i viaggi interstellari.

Si tratta pertanto di un farmaco indispensabile e fondamentale per il progresso dell’umanità. In precedenza, le rotte venivano calcolate dalle AI che però stavano per prendere il sopravvento e sono dunque state bandite dall’uomo. Su questo pianeta vivono i Fremen, una popolazione nomade autoctona che rende difficoltosa la raccolta di questo minerale. La casata degli Harkonnen, che ha in gestione il commercio della spezia, rinuncia all’incarico a causa dei continui sabotaggi e l’imperatore intergalattico Shaddam IV (Christopher Walken) assegna questo feudo agli Atreides, antichi rivali dei primi.

Si tratta però di un tranello orchestrato per distruggere questi ultimi che, col favore delle tenebre, subiscono un attacco a sorpresa finendo trucidati dagli stessi Harkonnen. Il delfino di casa Atreides (Timothée Chalamet), però, sfugge alla mattanza insieme alla madre (Rebecca Ferguson) e si rifugia nel deserto.

Qui incontra i Fremen che, obnubilati da un’antica profezia, lo accolgono come Kwisatz Haderach: il profeta guerriero in grado di condurli verso la libertà. Segue un periodo di addestramento e integrazione nel quale Paul impara a vivere come un Fremen e pianifica la sua vendetta. Dopo aver vinto una serie di battaglie contro gli Harkonnen, i Fremen guidati da Usul (nome di battaglia di Paul) cingono d’assedio il palazzo del potere e sconfiggono l’imperatore. Le altre casate però non accettano l’autorità del Messia delle Dune e si armano preparandosi al conflitto che cambierà per sempre il destino dell’universo.

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Sono molti i temi toccati da questa incredibile epopea. Viene messo in scena il millenario conflitto tra legge e libertà, vediamo un popolo vessato e oppresso che, come nelle antiche scritture, attende un Messia che possa guidarlo con coraggio verso la terra promessa. Al tempo stesso però viene più volte messa in discussione la funzione sociale della religione come catalizzatrice di meccanismi di manipolazione delle masseDune ci parla di un essere umano fragile, ai limiti della sopravvivenza, in una terra arida senza cibo ne acqua, dove l’unico nutrimento sembra provenire dallo spirito e dalla forza d’animo. Un’esistenza effimera, osteggiata dai giochi di potere di una società tirannica e pseudo-medievale dove vige la legge del più forte. Infatti, il protagonista nonostante sia dotato di grande talento e potere si rivela essere insicuro e vulnerabile.

Dune: Part 2. Alcune riprese si sono svolte presso la tomba Brion nel cimitero di San Vito, frazione del comune di Altivole nel trevigiano
Dune: Part 2. Alcune riprese si sono svolte presso la tomba Brion nel cimitero di San Vito, frazione del comune di Altivole nel trevigiano

Questa storia parla di predestinazione, di un grande disegno che si avvera nel fato di un uomo chiamato a scoprire la propria vera natura per condurre un popolo verso la liberazione. Sono diverse le domande esistenziali che ne scaturiscono. La brillante dicotomia tra il presagio di una tragedia annunciata e il desiderio di una salvezza divina, si rivela uno scontro che incatena lo spettatore in un limbo salmastro dove serpeggiano minacciose le contraddizioni del post colonialismo moderno. Concepito negli anni 60, Dune è un piccolo trattato politico cucito sugli intrighi internazionali di quegli anni, la spezia, per esempio, prende il posto del petrolio proprio perché senza di essa la società si fermerebbe ed è per questo che bisogna produrla a qualsiasi costo.

Il film vanta un cast stellare, che include Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, Chang Chen, Sharon Duncan-Brewster, Jason Momoa, Christopher Walken e Javier Bardem, Florence Pugh, Austin Butler. Passiamo brevemente in rassegna i personaggi principali di Dune: Part 2.

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Paul Atreides (Timothée Chalamet) – Il protagonista di Dune. Paul è il figlio del Duca Leto Atreides ed è l’erede della casata degli Atreides. Addestrato fin dalla nascita per ricoprire il ruolo di duca, è esperto nel combattimento e fine stratega. Paul è un ragazzo premuroso, timido e dai modi gentili che però mostra da subito una natura irrequieta anche a causa delle continue visioni scatenate dal potere dei Bene Gesserit che non riesce a controllare.

Alienato e pieno di incertezze, non si è mai sentito a proprio agio nei panni del nobile delfino Atreides e questo perché nasconde dentro di sé una natura selvaggia e indomabile che rigetta le trame di un destino già prestabilito. Nel corso della storia, infatti, Paul cerca disperatamente la sua vera identità e, spinto dall’amore che prova per Chani, la trova nelle vesti del Muad’did in mezzo al popolo ribelle dei Fremen.

Lady Jessica (Rebecca Ferguson) – La madre di Paul. Jessica è la concubina del duca Leto Atreides. Sebbene si comporti come una moglie per Leto e lui non abbia altre concubine, i due non sono sposati. Jessica è un membro del Bene Gesserit, una dottrina religiosa composta di sole donne che muove le pedine del potere e rappresenta una sorta di Governo ombra. Sono considerate al pari delle streghe e questo perché sono in grado di usare dei poteri come la chiaroveggenza e il condizionamento mentale. Dopo l’attacco degli Harkonnen si unisce ai Fremen e ne diventa la Reverenda Madre fomentando la sete di vendetta del figlio.

Chani (Zendaya) – Figlia di Liet-Kynes. Chani è una Fremen che possiede alcune delle abilità del Bene Gesserit. Una donna determinata con un carattere dominante, forte e indipendente che ha l’età di Paul Atreides. I due sono agli antipodi e nasce una storia d’amore. Prima dell’arrivo su Arrakis Paul continuava a vederla in sogno, è una miscredente ed è la prima a mettere in discussione la profezia del Kwisatz Haderach.

Stilgar (Javier Bardem) – Capo guerriero dei Fremen. Diventa il maestro di Paul, è il primo a leggere i segnali della profezia e a credere in lui. Fervente religioso e abile guerriero, guida il popolo nativo di Arrakis che vive nel deserto.

Shaddam IV Corrino (Christopher Walken) – Il sovrano dell’Imperium. L’imperatore appartiene alla casata Corrino ed è l’uomo più potente dell’universo conosciuto. Architetta l’attacco alla casata di Paul e viene successivamente sconfitto quest’ultimo che lo costringe a baciare l’anello degli Atreides.

Leto Atreides (Oscar Isaac) – Il padre di Paul. Il Duca Leto Atreides è il capo della Casata degli Atreides nonché legittimo sovrano di Arrakis. Il Duca si rivela fin da subito il padre che tutti vorrebbero, è un uomo saggio, intelligente e compassionevole. Un valoroso guerriero capace di essere spietato quando si tratta di affrontare i suoi nemici. Perde la vita nel tentativo di uccidere il Barone Vladimir Harkonnen che lo vince tendendogli un tranello.

Barone Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgård) – Leader della Casata degli Harkonnen. Nemico giurato della Casata degli Atreides, trama con l’imperatore per distruggerla. 

Gurney Halleck (Josh Brolin) – Maestro d’armi della casata AtreidesHalleck ha addestrato Paul nell’arte del combattimento ed è un vecchio amico degli Atreides. Incontra nuovamente Paul nel deserto e lo spinge a sfruttare la religione dei Fremen per compiere la sua vendetta sugli Harkonnen.

Principessa Irulan Corrino (Florence Pugh) – La figlia dell’imperatore. La principessa Irulan è un’accademica saggia e avvenente, anch’essa addestrata al potere del Bene Gesserit e il suo destino è intrecciato con quello di Paul. Infatti, è la prima a svelare la sua identità dietro allo pseudonimo Muad’did (topo del deserto). In futuro scriverà molti racconti su di lui glorificando le sue gesta.

Feyd-Rautha Harkonnen (Austin Butler) –Nipote del barone HarkonnenFeyd-Rautha è il favorito come successore al trono. Nonostante la giovane età dimostra forza e ferocia abbattendo in un’arena più di 10 uomini nel giorno del suo compleanno. Il suo punto debole sono le donne.

Paesaggio. L’ultimo grande protagonista è il paesaggio. Il film si arricchisce di una serie di inquadrature e “vedute” mozzafiato su Arrakis. Il paesaggio è opprimente, ostile, irto di ostacoli e nasconde innumerevoli insidie, come i vermi della sabbia. Interminabili traversate nel deserto che domina ogni scena. Campi lunghi mozzafiato con effetti speciali che questa volta hanno giustificato una spesa di 25 milioni di dollari in più rispetto al budget della prima parte.

Colonne sonore di Hans Zimmer. Il pluripremiato compositore le aveva già composte prima ancora dell’annuncio del sequel di modo da stimolare l’immaginazione e la scrittura di Villeneuve e Spaihts.

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