Letture per sognatori — Le lupe di Pompei
Letture per sognatori è un piccolo spazio dove scoprire libri che ispirino e aiutino a guardare oltre i propri limiti, per abbracciare i nostri sogni
La fortuna ha numerosi volti. Secondo le arti sapienziali taoiste, il percorso di vita che attende un individuo si spiega attraverso i segni. Quattro pilastri del destino che identificano le forze che influenzeranno il suo cammino. Un uomo può nascere nella migliore delle situazioni e poi ritrovarsi davanti a una vita piena di ostacoli, al contrario un uomo sfortunato può essere destinato alla grandezza.
Questo non sta certo a significare che il nostro destino non ci appartenga, guidato da fili sottili che intessono il tessuto della nostra vita. In questo intricato telaio, siamo chiamati a riconoscere la nostra potente capacità di plasmare il corso dei nostri giorni. Siamo, in verità, architetti delle nostre scelte e padroni del nostro destino. La filosofia intrinseca dietro questa prospettiva si manifesta nel potere dell’autodeterminazione. Come navigatori delle acque della nostra esistenza, possediamo la bussola delle decisioni, e con ogni scelta tracciamo la rotta del nostro viaggio. Il libero arbitrio diventa il timone che ci guida attraverso le correnti della vita, consentendoci di dirigere la nostra barca verso il porto dei nostri sogni.
Le lupe di Pompei
Una trilogia, firmata da Elodie Harper, trasporta il lettore nella Pompei antica, qualche anno prima dell’eruzione di Vesuvio e la damnatio memoriae che portò alla riscoperta della città solo 1700 anni dopo la sua distruzione.
Un denso, avvincente racconto di resistenza umana e femminile, che riesce a dar voce alle donne le cui storie sono rimaste ai margini della Storia, Le lupe di Pompei segue le vicissitudini di un gruppo di prostitute (dette per l’appunto “lupe”) e il loro desiderio di liberarsi dalla loro condizione.
L’autrice non cerca mai di nascondere al lettore tutte le difficoltà che questi personaggi vivono. La nostra protagonista, Amara, era infatti una donna libera, venduta dalla madre in un ultimo atto disperato dopo la morte del padre in Grecia. Allo stesso modo Didione, la sua migliore amica, è diventata schiava dopo essere stata rapita e strappata alla sua famiglia. Forse ancora più triste il destino di Vittoria, abbandonata alla nascita nel mezzo dell’immondizia e salvata solo per diventare schiava.
Donne diverse, unite da un unico destino, costrette alla prostituzione nel bordello cittadino dal cinico padrone Felicio. Nella Pompei antica, che procede ignara verso la fine, vivendo contrasti abissali tra ricchezza e miseria, uomini e donne, cittadini liberi e schiavi privi di qualunque diritto, le ragazze che abitano il postribolo tentano ogni giorno di sopravvivere alla brutalità delle loro notti.
Nonostante il dolore di ogni storia personale e la continua gara per procacciarsi clienti, denaro e pane, le protagoniste de Le lupe di Pompei possono contare le une sulle altre, farsi custodi delle reciproche debolezze e paure, proteggersi a vicenda ogni volta che è possibile, senza perdere la capacità di cogliere minuscole gioie quotidiane, ma soprattutto senza perdere la speranza: le strade di Pompei sono piene di opportunità e perfino chi non ha più nulla può trovare un’occasione per rovesciare la sorte in suo favore.
Accompagnare Amara nel suo lungo e tortuoso viaggio verso un futuro migliore è un’avventura entusiasmante che, dopo il primo volume Le lupe di Pompei, trova il suo seguito e la sua conclusione ne La Casa dalla Porta Dorata e l’ancora inedito in Italia Temple of Fortuna.
Mentre la giovane fa di tutto per cambiare il suo destino, più di una volta si è messi davanti al quesito: “Fino a che punto siamo disposti a spingerci – a compromettere i nostri valori – per un per sempre felici e contenti?”