“Sono nata a Caracas e lì ciò che conta è riuscire a sopravvivere, sai Ale? Sono cresciuta in una delle favelas più pericolose del mondo. E’ stato difficile, molto difficile. Sui banchi di scuola si impara da subito a difendersi, ero sempre in rivolta”.
Ma perché questo? Bisognava dimostrare di essere forti?
Sì, perché i ragazzi delle favelas hanno un altro tipo di mentalità, sono più aggressivi, hanno esempi in famiglia poco costruttivi, vivono di narcotraffico e malavita, è una realtà molto diversa dall’Europa.
Vince chi è più forte insomma…
Esatto, quindi pur non avendo mai litigato a scuola con le ragazze, lo facevo spesso coi maschi.
Tu hai fratelli, sorelle?
Sì, ho un fratello e una sorella dalla parte della mamma che sono più grandi di me, figli del primo matrimonio. Poi sono nata io, quando la mamma aveva già 42 anni e non se lo aspettava di certo. E’ stata una gravidanza molto sofferta, appena nata ero davvero uno scricciolo. Mio padre invece (il secondo compagno della mamma ndr) era molto più giovane, aveva solo 25 anni. Era molto bella la mia mamma, non ha mai dimostrato la sua età…
Hai preso da lei la bellezza allora!
Da tutti e due! (sorride). Papà ha tratti molto fini e delicati, quasi europei, mentre la mamma ha tratti esotici, con zigomi alti e pelle ambrata.
E quando hai cominciato ad avere consapevolezza della tua bellezza?
Da piccola non mi ritenevo affatto bella, anzi al contrario! A dire il vero detestavo anche il mio nome, che è la fusione di Mario (il nome del papà) e Ana (quello della mamma). Sono rimasti assieme solo cinque anni, poi si sono separati. Mio papà era un poliziotto impegnato alla lotta contro il narcotraffico ed è anche stato ferito da un colpo di pistola. Era una vita molto rischiosa la sua, ho dovuto cambiare scuola ad un certo punto. E’ stato molto faticoso, credimi.
Eppure nonostante ciò hai sempre mantenuto questo spirito così solare, come te lo spieghi?
Ho sempre pensato che chi nasce cattivo, lo sia a prescindere. Lo vedi fin da piccolo.
Però l’hai detto tu, quando cresci in certi contesti, a volte lo spirito di sopravvivenza ti porta ad essere più agguerrito.
Sì è vero, però il latino americano ha una fortuna. Anche se vive in certe condizioni mantiene un atteggiamento solare e allegro nei confronti della vita.
E’ qualcosa che avete nel sangue…
Esatto e comunque per quante cose spiacevoli ci siano state nella mia vita, ce ne sono anche state tante bellissime!