Yvonne Sciò è una donna multi talento e multitask, che è stata capace di reinventarsi più di una volta.
Con la pubblicità della SIP (per chi non se lo ricorda sarebbe la ex Telecom) ci ha coinvolti in un vero e proprio tormentone, accompagnandoci per anni con il suo “mi ami …ma quanto mi ami?”.
Oggi, che è madre, attrice, regista e designer, si divide tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Che differenze hai riscontrato tra l’Italia e gli Stati Uniti?
Ogni paese ha delle cose positive e delle cose negative, tendo a prendere il meglio da ognuno. Ad esempio se avessi fatto il mio film in America sarebbe costato molto di più, pero l’America è il mondo, e quello che succede lì ha una risonanza diversa. Oltreoceano i rapporti sono sempre basati sul
business, qui c’è un livello di umanità che a volte dall’altra parte manca. Sento che la mia vita si completa con tutti e due i paesi, ho bisogno entrambi.
C’è anche Diane Pernet nel tuo film.
Si infatti presenterò il film al suo festival “
ASVOF8” a Parigi .
Esteticamente Diane e Roxanne si assomigliano! Tutte e due di carnagione bianchissima con i capelli neri, occhiali da sole neri e rigorosamente vestite di nero. Hanno veramente un’immagine d’impatto insieme.
Parlami della tua Capsule collection di borse appena presentata a Milano collezioni.
Quella per le borse per me è una vera e propria passione, ho iniziato creando delle borsette per me, poi ho incontrato una persona che mi ha chiesto di disegnare una collezione, ma come si sa in questo lavoro le lungaggini prendono sempre il sopravvento. Il giorno della presentazione all’Hotel Baglioni a Milano non sapevo ancora se mi sarebbe arrivato tutto. Poi, rischiando un colpo al cuore è andato tutto nel verso giusto.
Cosa non deve mai mancare in valigia?
Assolutamente i tacchi! A quelli non rinuncio mai! Anche perché la maggior parte delle volte esco la mattina e non so se riesco e rientrare prima di sera. Quindi meglio essere preparati.
Sono la persona peggiore che conosco a fare la valigia: un vero disastro! Tendo a portare troppe cose, anche se dormo fuori solo una sera.
Come non chiederle di quando nel 2005 Naomi Campbell in un momento di cattivo umore l’ha aggredita ferendola con conseguente denuncia, visti gli inequivocabili segni di percosse subite.
Siete tornate amiche tu e Naomi?
Diciamo che dopo il gran clamore di una storia che la gente pensava fosse il frutto di un geniale ufficio stampa devo purtroppo dire che era tutto vero. Sono avvenimenti che non dovrebbero mai succedere. Aggiungo che le scuse non sono mai arrivate.
Abbiamo molti amici in comune, quindi capita spesso di incontrarci. Ti dirò di più, volevo includerla nel film, in quanto lei ha lavorato molto con Roxanne. Poi ho deciso di soprassedere. Ma chissà.

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