Quando si presenta nella redazione di StarsSystem Eleonoire Casalegno sembra essere appena scesa dalla macchina del tempo: quarant’anni e non dimostrarli, senza trucco e senza inganno. Ma soprattutto senza dieta. Di stare attenta al cibo non ne vuole sentir parlare.
Forse per questo è la prima donna perfetta per affiancare Gualtiero Marchesi ne “Il pranzo della domenica” format originale prodotto da Riccardo Pasini che ingolosisce la domenica di Canale 5.
La sua voce, sensuale, mai fuori tono arriva tutte le sere su Radio Zeta l’Italiana in un programma di attualità , che le somiglia: con leggerezza, la password per parlare con lei di qualsiasi cosa.
Stai per compiere splendidamente i tuoi primi quarant’anni … cosa ti regalerai per quel giorno?
Spegnerò il cellulare e sparirò dal mondo.
Arrivarci così è quasi un miracolo. Dicci il segreto, prendiamo appunti.
Diciamo che sono un controsenso, non sono una che si allena tutti i giorni, che fa diete particolari o che si priva di ogni cosa, ovviamente ci tengo come ogni donna al mio aspetto però ho una grande passione per l’eno-gastronomia, quindi la dieta non mi vedrà mai!
Mi viene la debolezza solo al pensiero, sicuramente sono agevolata dal fatto che sono di costituzione magra.
Allo stesso tempo non sono una di quelle che dice: invecchiare è bello, assolutamente no, anche perché l’invecchiamento non è solamente quello esteriore, ma è a 360°, mi domando: ma chi è che vuole essere vecchio?
Guardati allo specchio. Che rapporto hai con la tua bellezza?
Direi scostante. Ci sono giornate in cui mi piaccio ed altre in cui non mi posso vedere. Ti dirò per altro che in casa mia ci sono pochissimi specchi, anzi c’è solamente in bagno.
Parliamo di moda.
Sono partita facendo la modella, quindi vivendo la moda dall’interno. Fin da ragazzina ho sempre avuto la passione di customizzarmi gli abiti, senza esserne mai stata succube, ho sempre cercato di portare la mia personalità davanti a tutto.
L’abbigliamento è il biglietto da visita di una persona, quindi ti deve rappresentare appieno.
Moda e cibo sembra un ossimoro. Come nasce il connubio Marchesi – Casalegno?
Mi è stata fatta questa proposta alcuni mesi fa, proprio perché sapevano di questa mia passione per la cucina e per i vini, quando mi hanno fatto il nome di
Gualtiero Marchesi, beh avrei potuto dire di no?
Per me è stato, ed è uno dei più grandi chef, colui che ha messo luce alla figura di chi stava dietro i fornelli, in tempi non sospetti molto prima dell’era dei cooking-show.
Mi piace perché è un’anima rock, partendo dal fatto che rifiuta le stelle Michelin, arrivando al menù che propose alcuni anni fa per Mc Donalds.
Un po’ come ha fatto per l’arte Andy Warhol, portando elementi della cultura “popular” alla portata di tutti, così ha fatto Marchesi avvicinando l’alta cucina alla gente.
La tv da quando hai iniziato tu è molto cambiata. Che voto dai alla tv di oggi?
Eh sì son passati ventidue anni da quando ho iniziato, sicuramente è cambiata molto , il cambiamento c’è stato e non sempre in positivo, ma è normale che sia così. Poi credo che ci sia stato anche un fermo, e proprio su questo credo che la televisione debba ancora evolversi, per adattarsi alle esigenze del pubblico.
E della radio cosa ci dici?
Ora sono su
Radio Zeta l’Italiana nata dalla sorella RTL, è una radio nuova e giovane, nel mio programma che va in onda dalle 18 alle 20 si parla di argomenti di attualità con molta leggerezza e voglia di sorridere e senza prendersi troppo sul serio.
Inevitabilmente per te, sei diventata anche una web star….
Il perché non lo so! Mi reputo una dei quelle persone che sta nel mezzo, per comunicare va benissimo, ma non deve essere la sola ragione di vita. Non sono sicuramente una di quelle inizia a postare dalla mattina quando si sveglia, mentre si lava i denti o quando va fare i bisognini. No!
Ahimè non sono una nulla facente, ma lavoro ed ho una vita privata a cui tengo particolarmente
Detesto le situazioni come le cene con amici dove ognuno è preso con la testa bassa sul proprio cellulare, in quei casi non sto zitta ed invito ad intrattenere la vita virtuale più tardi.
La sensazione che si prova comunicando con una persona guardandola negli occhi o annusandola, non la si potrĂ mai avere attraverso lo schermo di uno smartphone o di un pc.
Ipotizziamo un viaggio. Ora. Cosa porti con te?
Dipende, se sono viaggi di piacere porto lo stretto necessario perché per me la vacanza significa libertà , liberandosi dai tacchi e dai vestiti stretch come un zingara. Amo camminare scalza , infatti mi è capitato anche di farlo per milano.
Se invece parto per lavoro, anche se solo per due giorni, è molto facile che io abbia tre valige, mi piace essere pronta per qualsiasi evenienza con la maggior possibilità di opzioni possibili.
Ad esempio in macchina ho sempre una valigia, se sono in giro e non riesco a rientrare a casa, sicuramente frugando qualcosa troverò. Uno stiletto c’è sempre.
Foto: Dario Altamura
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