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Stimolare le molecole della giovinezza con la Biorivitalizzazione

Stimolare le molecole della giovinezza con la Biorivitalizzazione

Nives Boncristiano
Biorivitalizzazione

Abbiamo intervistato la Dottoressa Elisa Puma, Medico Chirurgo, specializzata in Medicina Estetica e Nutrizione, attiva a Milano, dove propone le più moderne tecniche di intervento e trattamenti all’avanguardia per migliorare l’aspetto dei suoi pazienti; oggi ci descrive uno dei trattamenti più moderni e sempre più richiesti per prevenire il processo di invecchiamento cutaneo del viso, collo e decollété: la Biorivitalizzazione o Biostimolazione.

Cos’è la Biorivitalizzazione?

La Biorivitalizzazione, spiega, è una tecnica utilizzata in medicina estetica per favorire la stimolazione della pelle a produrre le molecole della giovinezza – ovvero – acido ialuronico, collagene ed elastina.

Il trattamento consiste in una doppia azione:

La prima è di tipo meccanico ed è data dall’ago, che creando un microtrauma, stimola i fibroblasti –le cellule che producono collagene – a produrre ulteriore collagene.

La seconda è di tipo iniettivo ed è data dall’iniezione di sostanze che regalano alla pelle un aspetto più turgido, luminoso e idratato.

Quali prodotti si utilizzano?

La sostanza principale impiegata è l’acido ialuronico che può essere a diverse concentrazioni: se ad alto peso molecolare va più in profondità nel derma e quindi previene, oltre all’invecchiamento cutaneo, anche la lassità cutanea, se a basso peso molecolare l’effetto sarà più superficiale, quindi si va ad intervenire più sulla luminosità e qualità delle pelle.

L’acido ialuronico può essere addizionato ad altre sostanze che possono essere amminoacidi, molecole antiossidanti, schiarenti o il glicerolo, sostanza che ne aumenta la capacità idratante; il tipo di prodotto abbinato all’acido ialuronico viene stabilito dal medico estetico in fase di valutazione iniziale della paziente in base al tipo di pelle e all’età.

Allo stesso modo, anche il tipo di acido ialuronico iniettato può variare a seconda dell’età e della situazione della paziente. Dopo i 35 anni si propende per un peso molecolare più concentrato, mentre in età più giovane si sceglie un acido ialuronico più “light”.

Dottoressa Elisa Puma
La Dottoressa Elisa Puma, Medico Chirurgo specializzata in Medicina Estetisca e Nutrizione

Quante sedute sono necessarie?

Il numero di sedute viene valutato in base al tipo di prodotto utilizzato, ma generalmente il consiglio della Dottoressa Puma è di effettuare cicli di 2/3 sedute a distanza di qualche settimana, e poi una seduta di mantenimento ogni due o tre mesi oppure due cicli in un anno.

Qual è la differenza tra Biorivitalizzazione e Filler?

Nei due trattamenti cambia il tipo di acido ialuronico che viene utilizzato.

Nel caso della Biorivitalizzazione si utilizza un acido ialuronico libero, ovvero composto da molecole che non sono legate l’una all’altra; dal punto di vista pratico si fanno tante piccole punturine in diverse parti del viso, del collo o del decollété, facendo sì che il prodotto si distribuisca in più zone e l’effetto che si ottiene è di tipo stimolante e idratante.

Nel caso del filler, l’effetto è di tipo più estetico e riempitivo e va a lavorare sui volumi, si utilizza principalmente per riempire una ruga o una zona svuotata nel tempo, come zigomi o labbra.

ln questo caso le molecole di acido ialuronico sono “cross-linkate”, ovvero sono unite e adese l’una all’altra grazie ad un agente definito appunto “cross-linkante; questo processo fa sì che il prodotto non si distribuisca ma rimanga per lo più nella zona in cui viene iniettato.

A chi è consigliata la Biorivitalizzazione?

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La Dottoressa Puma consiglia il trattamento a partire dai 28-30 anni di età come prevenzione e in età più matura, indipendentemente dalla necessità di lavorare sulle rughe, in quanto la pelle viene stimolata a produrre acido ialuronico e collagene e quindi dà un vantaggio a livello di resa se effettuato prima di altri trattamenti più puramente estetici e correttivi, come ad esempio la tossina botulinica, i filler o la radiofrequenza.

Se effettuata nella fascia d’età tra i 35 e 45 anni, con alcuni biostimolanti più concentrati, si riesce spesso a ritardare l’utilizzo dei filler perché viene migliorata la compattezza cutanea e l’armonia del volto in generale.

Biorvutalizzazione 2

Quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali??

Gli unici casi in cui il trattamento è sconsigliato è quello delle donne in gravidanza e allattamento o in casi in cui la paziente sia a conoscenza di essere allergica a qualche sostanza, cosa peraltro molto rara, in quanto l’acido ialuronico è una molecola prodotta dal nostro corpo.

L’unico effetto collaterale è quello dovuto all’ago che può causare piccole ecchimosi.

Il consiglio è di coprirle con il make-up e di non esporsi al sole fino alla loro completa guarigione, che solitamente avviene nel giro di pochi giorni.

I pazienti che utilizzano anticoagulanti possono avere un rischio un po’ più alto di sanguinamento, anche se questo non rappresenta comunque una controindicazione.

Qual è la durata dei benefici?

La durata dei benefici è di circa 6 mesi.

Quando iniziare le sedute di Biorivitalizzazione?

E’ possibile effettuarla in tutti i periodi dell’anno. Il consiglio è di fare sicuramente qualche seduta prima delle vacanze estive e almeno una subito dopo l’esposizione solare perché si va a ridurre il danno da raggi UV sulla pelle.

Quali sono i costi?

Il costo varia molto a seconda del tipo di prodotto utilizzato: il range oscilla tra i 150 Euro e i 250 Euro a seduta.

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