Era il 31 agosto del 1997 e l’imprenditore Dodi Al-Fayed e la guardia del corpo stavano percorrendo il Pont de l’Alma a folle velocità nel tentativo di sfuggire ai paparazzi. Un autista che poi risulterà ubriaco, una strada insidiosa, il Mercedes nero che sbanda, intrappolato nel sottopasso di Cours Albert 1er, conducendo gli occupanti dell’auto verso un tragico e immortale destino. L’impatto fu violentissimo. Una spietata casualità che ci ha portato via per sempre Diana Spencer: la Principessa del Galles, Lady D, la donna più famosa del mondo. Era lei il quarto passeggero del veicolo, il vero obiettivo di quelle macchine fotografiche che stavano immortalando gli ultimi istanti di vita di una delle figure più influenti del XX secolo.
Era il 1980 quando una giovanissima Diana, appena diciannovenne e maestra d’asilo, venne “scelta” come futura moglie dell’erede al trono Carlo in base a delle qualità che poco avevano a che fare con la sua persona ma che dipendevano da un mix di valori alquanto arcaici: verginità, albero genealogico e fertilità. Diana, inizialmente, fu ben felice di soddisfare tutte queste caratteristiche così nel 1981 fu annunciato il fidanzamento, ben lungi dal considerare tutto ciò come una vera unione d’amore e tenerezza. Carlo dichiarò a fonti molto vicine a lui, di “fare una cosa giusta per il suo Paese” mentre Diana si sentiva la protagonista femminile della favola del principe azzurro. Le nozze reali, sfarzose e seguitissime da ogni parte del globo, furono celebrate il 29 luglio dello stesso anno nella Cattedrale di St. Paul a Londra. Seguirono, come da programma, la nascita dei principini William ed Henry, che oggi hanno rispettivamente 35 e 32 anni.